N. 231 - Luglio / Agosto 2012

Hans van Manen, ottant’anni di modernità

Il maggiore coreografo olandese vivente ha compiuto ottant’anni nel luglio scorso.
Het Nationale Ballet, la compagnia a cui è più legato, lo ha festeggiato con una
serata di gala ad Amsterdam e aprirà in settembre la nuova stagione con un
programma di suoi lavori. È per noi l’occasione di ricordare la lunga carriera di
questo decano del balletto moderno olandese che ha influenzato profondamente
tutta la coreografia degli ultimi decenni in Europa; grande maestro delle forme, ma
anche attento e ironico (e spregiudicato) osservatore dei rituali sociali...


4 Cartellone – gli spettacoli di danza in Italia e in Europa
fino a settembre

20 Brevi – notizie dal mondo della danza

30 La copertina: Hans van Manen, ottant’anni di modernità

36 Recensioni – gli spettacoli recenti:

  • Balletto del Teatro alla Scala – Marguerite and Armand;
  • Concerto DSCH
  • Balletto del Teatro Bolshoi di Mosca – Jewels
  • Diana Vishneva
  • Tokyo Ballet – Kabuki
  • Compagnia Ultima Vez – Booty Looting
  • Luc Petton – Swan
  • Aterballetto – Les Noces; Suite italienne; Le Sacre
  • The Royal Ballet – The Prince of the Pagodas
  • Mikhail Baryshnikov – In Paris
  • Wiener Staatsballett – Glow-Stop; Marie Antoinette
  • Compagnia Leonardo Cuello
  • Balletto dell’Opera di Zurigo – Gala Spoerli

44 Trasparenza... in vista dell’Expo

46 Decalogo di istruzioni per il teatro-danza

47 La pagina di Pigmalione

48 Multimedia – Danza nel Web, TV, cinema, Dvd, libri...

60 Cartellone – la danza in TV

 

EDITORIALE di Alfio Agostini

È ormai una realtà (nelle nostre intenzioni destinata a durare) l’Edizione
Italia di BALLET2000, inaugurata con lo scorso numero della
rivista.
Come annunciato, abbiamo per così dire sdoppiato l’edizione unica
trilingue: un’edizione internazionale in francese e inglese, rivolta anzitutto
alla Francia e al resto d’Europa, e un’edizione Italia tutta in lingua
italiana destinata appunto alle edicole e agli abbonati del nostro
Paese. I contenuti di base, come le foto e le pubblicità, sono gli stessi
in entrambe le edizioni; quella italiana ha più testi e servizi sulla danza
in Italia.
È presto per sapere se questa formula abbia incontrato l’apprezzamento
dei nostri lettori, ma ci sembra che il miglioramento di leggibilità
e l’arricchimento di contenuti siano evidenti.
Intanto, continuiamo sulla nostra strada, che è quella della grande
danza in Italia e nel mondo, dedicando la copertina e il servizio principale
di questo numero a uno dei giganti della coreografia dell’ultimo
mezzo secolo, Hans van Manen, purtroppo non molto noto in Italia
(per negligenza e forse incompetenza dei direttori artistici) ma la cui
importanza e influenza valicano ampiamente i confini della piccola moderna
Olanda in cui è nato e si riflettono sul balletto contemporaneo
del mondo intero. Avesse voluto il cielo che anche i “giovani” coreografi
italiani ne fossero stati più ispirati e si fossero infilati meno nei
vicoli chiusi del teatrodanza d’accatto. Ma certo, la corrente creativa a
cui appartiene Van Manen richiede una conoscenza formale profonda
della danza ed esclude ogni dilettantismo.
In quella grande corrente troviamo anche Heinz Spoerli: in queste
pagine il resoconto del “gala” con cui il coreografo svizzero ha detto
addio al Balletto dell’Opera di Zurigo, divenuto nei sedici anni della
sua direzione artistica una delle compagnie più notevoli in Europa.
Sempre a proposito, la nostra Elisa Guzzo Vaccarino scherza sui
“tic” e i luoghi comuni del teatrodanza minore, con un “decalogo” di
ironiche istruzioni per confezionare uno spettacolo con tutti i crismi
del genere. Ma ci parla anche, ben più seriamente, del progetto, per
certi versi preoccupante, dedicato a una vera grande figura del teatrodanza,
naturalmente Pina Bausch.
È piaciuta molto la “pagina di Pigmalione” in cui una personalità
della danza scommette su un giovane talento e ce lo presenta. Stavolta,
la nostra talent scout è Anna Razzi.
E poi le recensioni di nuovi spettacoli in Italia e in Europa: dal Bolshoi
di Mosca al Royal Ballet di Londra, dalla Scala di Milano (con la
beniamina Svetlana Zakharova insieme al super-beniamino Roberto Bolle)
al festival di Spoleto con Baryshnikov e con la compagnia dell’Opera
di Vienna diretta oggi da Manuel Legris. E altro, oltre alle rubriche su
web, video, libri. Come sempre e qualcosa in più.

Ballet2000 n. Luglio / Agosto 2012

Hans van Manen, ph Ruud Baan