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Uno dei più famosi e brillanti danzatori francesi della sua generazione è morto a Nizza l’8 giugno 2024 all’età di 60 anni, dopo un paio d’anni di grave malattia che aveva pregiudicato anche la sua posizione di direttore artistico del Balletto dell’Opera di Nizza (Ballet Nice Méditerranée, come lui stesso aveva voluto ribattezzare la compagnia).
Nato a Parigi da madre francese e riconosciuto da padre vietnamita, ma di ascendenza paterna naturale afro-americana, si era formato alla Scuola di Danza dell’Opéra di Parigi, allievo prediletto della direttrice Claude Bessy, per la quale avrebbe sempre serbato affetto e devozione. Entrato giovanissimo nel Balletto dell’Opéra, a 18 anni è già “sujet” danzando poi numerosi ruoli importanti fino ad essere primo ballerino. Incontrato poi Maurice Béjart ne diventa interprete favorito. Nel 1986 il celeberrimo coreografo, che crea Arépo all’Opéra con Vu An protagonista, forte del suo prestigio ha l’iniziativa personale di nominarlo étoile in scena davanti a un pubblico plaudente. Ma il direttore della compagnia, Rudolf Nureyev, non riconosce questa nomina arbitraria.
Il danzatore lascia allora l’Opéra per seguire Béjart e interpretare le sue opere in tutto il mondo, continuando poi una libera carriera internazionale, ospite di grandi compagnie e teatri (tornando occasionalmente anche all’Opéra). È anche direttore di balletto, a Bordeaux, ad Avignon, a Marsiglia, fino alla nomina nel 2009 all’Opera di Nizza, dove ha compiuto un riconosciuto e appassionato lavoro di promozione della compagnia, di ampliamento del repertorio (anche con proprie versioni dei classici), di miglioramento tecnico ed artistico.
Artista dall’attraente figura scenica, di tecnica classica notevole ed elegante e di personalità fuori dal comune anche nelle creazioni moderne, Éric Vu An era un caso raro di danzatore “colto” e attento al mondo dell’arte e della cultura, anche grazie alle frequentazioni, fin da giovane, di personalità di alto profilo. Da molti anni era il compagno di Hugues Gall, a suo tempo figura di rilievo nella politica artistica francese, che è deceduto improvvisamente pochi giorni prima di lui.
Alfio Agostini
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